- 28 Ottobre 2020
- Il mondo dei dinosauri
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Le piante preistoriche sono i tra i primi essere viventi a conquistare la terra ferma.
Infatti fra le primissime forme di vita sulla Terra si annoverano batteri unicellulari e cianobatteri, chiamati anche alghe azzurre.
Le alghe e la fotosintesi clorofilliana
Le alghe azzurre apparvero circa 3500 milioni di anni fa. Contengono clorofilla e furono i primi organismi capaci di fotosintesi (il processo chimico che permette alle piante verdi e altri organismi di trasformare l’anidride carbonica assorbita dall’aria in zuccheri e carboidrati con, in presenza di luce solare).
La fotosintesi produce anche ossigeno. Nell’arco di milioni di anni, le alghe azzurre ne produssero tanto da permettere lo sviluppo di forme di vita più complesse.
Le alghe, solitamente considerate piante, si svilupparono oltre 1500 milioni di anni fa. Inoltre mezzo miliardo di anni fa comparvero le prime piante pluricellulari, tra cui semplici alghe marine.
Le prime piante preistoriche
Alghe e licheni furono le prime piante a popolare la terraferma.
I licheni sono formati da un’alga e da un fungo. Infatti i licheni primordiali, Così come quelli moderni, crescevano sulle rocce, sgretolandole col tempo per contribuire alla formazione del suolo.
I licheni riescono a sopravvivere in ambienti dove altre piante morirebbero, come l’Artide, le cime montuose e i deserti. Per questo motivo e per l’assenza di predatori alcuni licheni artici hanno più di 4000 anni.
Le briofite, i muschi e le piante epatiche popolarono la terraferma circa 400 milioni di anni fa.
Si tratta di semplici piante verdi senza semi. Infatti le epatiche crescevano su tappeti di alghe azzurre che assorbivano azoto dall’aria, essenziale per i loro sviluppo. Le piante epatiche a differenza delle piante vascolari, che arrivarono più tardi, non crescono in altezza perché prive di un fusto abbastanza forte.
Piante preistoriche vascolari
Le piante preistoriche vascolari sono più adatte alla vita sulla terraferma rispetto a muschi ed epatiche.
Infatti hanno fusti ramificati dotati di un sistema di tubicini (i fasci vascolari) per condurre acqua e sostanze nutritive.
Fusti e tubicini permettevano alle piante di svilupparsi in altezza.
Tuttavia le prime piante vascolari erano dotate di spore (cellule riproduttive, tipo semi). Per questo iniziarono a svilupparsi in altezza: più alta era la pianta, meglio le poteva disperdere le sue spore.
Una delle più antiche piante vascolari conosciuta è la Cooksonia, alta circa 5 cm, aveva uno stelo che si biforcava.
A Rhynie, in Scozia, sono stati ritrovati numerosi fossili di piante vascolari.
Le piante di Rhynie avrebbero colonizzato le rive sabbiose di alcuni laghetti nel Devoniano inferiore circa 410 milioni di anni fa.
L’Aglaophyton aveva radici sotterranee e tessuti che reggevano il fusto. Era anche dotata di vasi che conducevano acqua e di stomi (minuscole aperture) per il passaggio di aria e acqua. I rami di Aglaophyton avevano una sezione tonda, erano lisci e privi di ornamenti, con un diametro di sei millimetri.
In un primo tempo si pensava che questi rami crescessero in verticale e raggiungessero un’altezza di circa mezzo metro. Tuttavia dopo i recenti studi è stato visto che l’Aglaofito è una pianta che cresceva strisciando sul terreno, con rami più corti, alti 15 centimetri.
Le piante terrestri furono essenziali allo sviluppo delle condizioni per il passaggio degli animali dal mare alla terraferma, dove avrebbero fornito loro suolo, cibo e riparo.
Le prime due grandi tipologie di piante a fusto furono angiosperme e gimnosperme
Piante Gimnosperme e Angiosperme
Le gimnosperme e le angiosperme sono i soli gruppi di piante che producono semi e non semplicemente spore; per questo motivo sono raggruppate nelle Spermatofite, ovvero piante con semi.
Le gimnosperme sono piante che producono semi sul tronco sulla superficie di strutture simili a coni.
Queste piante comparvero 320 milioni di anni fa, sviluppandosi probabilmente da piante primordiali come la Cooksonia.
Le piante gimnosperme prosperavano durante tutto il Carbonifero superiore, l’era geologica lunga 60 milioni di anni da 360 a 300 milioni di anni fa. Inoltre le gimnosperme dominarono gli ambienti dell’era mesozoica, vivendo e domando i boschi della terra per più di 100 milioni di anni
Infine nell’era Giurassica circa 200 milioni di anni fa, i dinosauri erbivori divorarono gran parte delle foreste di conifere. Per questo, dalle foreste tropicali le gimnosperme si adattarono a temperature più ostili. Infatti oggi le conifere si trovano in ambienti freddi o aridi, ai quali si sono adattate molto bene.
A differenza della gimnosperme, le angiosperme sono piante che si riproducono grazie ai fiori.
Queste piante fecero la loro comparsa sulla terra circa 140 milioni di anni fa.
Le prime tracce di angiosperme vengono da fossili di foglie e granelli di polline.
Già 100 milioni di anni fa le angiosperme si erano sviluppate in decine di famiglie di piante con fiori, molte delle quali esistono ancora oggi.
Infatti con l’inizio del Paleogene, circa 66 milioni di anni fa, ci fu un aumento delle temperature che favorì lo sviluppo delle foreste pluviali tropicali favorendo lo sviluppo repentino delle piante preistoriche angiospermi.
Proprio nelle ambiente caldo e umido della foreste pluviali che le angiosperme si sono evolute in tantissimi tipi di piante diverse.