Erbivoro
Mammifero
Pliocene
Mammut descrizione
Il Mammut è il grande erbivoro dell’Era Glaciale. Simile ai moderni elefanti, si pensa che questi animali si siano sviluppati in Africa circa 5 milioni di anni fa durante il Pliocence. Infatti gran parte dei fossili più antichi sono stati rinvenuti in Ciad, Libia e Marocco.
Questa prima specie di Mammut fu denominata Mammuthus Africanayus.
I Mammut africani, in pochissimo tempo iniziarono la grande migrazione a Nord verso l’Europa e l’Asia. Inoltre attraversando lo stretto di Bering tra russia e Alaska ( completamente ghiacciato durante l’ era glaciale raggiunsero anche il nord America circa 700.000 anni fa. In quel periodo infatti il clima diventò molto più freddo e le grandi pianure si trasformarono in steppe ghiacciate.
A questo punto una grandissima trasformazione evolutiva trasformò il Mammut Africanayus nel famosissimo e noto a livello globa Mammut Lanoso.
Infatti durante il momento più freddo dell’era glaciale circa 300000 anni fa il mammut Lanoso era l’animale più imponente che solcava le gelide pianure di tutto il globo. Le dimensioni di questo animale si ridussero con il diminuire della temperatura. Infatti, risultando sempre un gigante, non raggiungeva i 3,5 metri di altezza al garrese ( l’elefante africano misura fino ai 4 metri di altezza).
I resti di questi Mammut sono stati rinvenuti in tutti gli stati di Europa, Asia e Nord America e la loro storia è raccontata sulle pareti delle caverne nei primi dipinti rupestri degli uomini preistorici.
Mammut caratteristiche
Il mammut lanoso era caratterizzato principalmente dalla forma delle zanne gigantesche e dal lungo pelo che possedeva per proteggerlo dal freddo glaciale. Le sue zanne erano veramente enormi ed erano molto differenti da quelle dei moderni elefanti sia nella forma sia in lunghezza: ricurve verso l’alto e avvolte a spirale, erano lunghe fino a 4 metri. Queste zanne, nel Mammut Lanoso, avevano la funzione importantissima di spostare agevolmente la neve accumulata al suolo e di cibarsi dell’erba sottostante. Le femmine avevano zanne molto più brevi e con una curvatura molto meno accentuata.
Tuttavia per sopravvivere al freddo artico il Mammut sviluppo dei sistemi di difesa eccezionali.
Il Mammuth lanoso disponeva di una pelliccia lunga e folta, mentre possedeva una coda e delle orecchie molto piccole per disperdere meno calore possibile nelle rigide notti invernali. Inoltre la pelliccia era composta da peli lunghi oltre 1 metro e da un folto sottopelo. Come in altri mammiferi, durante l’estate, avveniva la muta del pelo ed il suo manto si rinnovava completamente. Alcuni esemplari inoltre potevano presentare una colorazione differente della pelliccia che variava dal marrone al biondo grazia al gene Mcr1 rilevato proprio dalle ossa di questo animale.
Disponevano inoltre di uno strato di grasso sotto la pelle spesso fino ad 8 cm, un particolare presente anche nei mammiferi marini come i cetacei per resistere alle acque ghiacciate e non disperdere il calore corporeo
Tali caratteristiche sono state riscontrate nei numerosi individui trovati congelati nel permafrost in Siberia.
Dove è stato trovato
La pittura del Mammut
Nella Francia meridionale , nella grotta di La Madeleine, dove si sono trovati resti del Paleolitico, tra i molti disegni rupestri ve n'è uno che rappresenta il primo disegno di mammut della storia risalente a circa 14000 anni fa. Il rinvenimento delle rappresentazioni dei mammut eseguite dagli uomini primitivi ha aiutato i paleontologi a ricostruire l'aspetto fisico e i comportamenti dei di questi giganti. ad esempio nella grotta di Rouffignac si può vedere un branco di Mammut di circa 1000 esemplari risalente 13000 anni fa.
Mammuthus abitudini
Dei mammut sono stati ritrovati numerosi scheletri, in tutta la zona artica del mondo, che hanno consentito di rinvenire esemplari intatti congelati, imprigionati nel Permafrost. Grazie a ciò è stato possibile ricavare interessanti notizie circa le caratteristiche di questo grande animale vissuto nel durante la grande Era Glaciale ed estintosi alla fine di questa epoca.
Il Mammut era contemporaneo all’uomo del paleolitico, per questo motivo le vicende di questo grande animale sono strettamente legate con la storia dell’uomo.
Di recente sono stati scoperti i resti di mammut nani sopravvissuti sull’isola di Wrangel in Russia dopo la fine del Pleistocene,fino a circa 3.500 anni fa nell’epoca in cui il grande impero egiziano aveva la sua massima fioritura.
I mammut possedevano alcuni adattamenti per resistere al freddo, il più noto dei quali è lo spesso strato di pelo, lungo fino a 1 metro di lunghezza, per il quale è stata data anche la denominazione di “mammut lanoso”. Questi animali, inoltre, avevano orecchie più piccole rispetto a quelle degli elefanti attuali. Il più grande orecchio di mammut mai trovato era lungo solo 30 centimetri. Nulla in confronto alle gigantesche orecchie dei moderni elefanti africani che misurano fino ad un metro e ottanta centimetri.
Inoltre i denti di questi animali erano perfettamente adattati per la dieta di erbe della tundra.
Infine, i mammut possedevano zanne estremamente allungate (fino a 5 metri), molto ritorte in alcune specie, la cui taglia era ben maggiore di quelle degli elefanti attuali. Non è chiaro se le zanne fossero un adattamento specifico al loro ambiente, ma è stato suggerito che i mammut potrebbero aver usato le loro zanne per rimuovere la neve dal terreno e raggiungere la vegetazione sottostante.
Le Dimensioni
Come gli odierni elefanti, i loro parenti più vicini, anche i mammut potevano raggiungere dimensioni eccezionali.
Tuttavia, il mammut lanoso non era gigantesco, ma grande poco meno dell’attuale elefante africano. Infatti la sua altezza compresa tra i 2,8-3,5 m al garrese e poteva superare i 4,5 m di lunghezza e raggiungere un peso di 6-8 tonnellate, ma eccezionalmente i grandi maschi potrebbero aver superato le 12 tonnellate.
La specie più grande conosciuta, il Mammuthus sungari che viveva tra la Cina e la Mongolia, raggiungeva l’altezza di 5 metri al garrese.
L’estinzione e i nani delle isole
La maggior parte dei mammuth si estinse circa 20 mila anni fa alla fine del pleistocene. Una spiegazione condivisa sul perché della loro estinzione non è ancora stata raggiunta. Le principali spiegazioni si rifanno a ragioni climatiche o alla eccessiva caccia da parte dell’uomo. Il dibattito è tuttora aperto.
Infatti nuovi dati derivati da studi fatti suggeriscono che anche se la caccia potrebbe non essere stata la prima causa dell’estinzione finale dei mammut, è probabile che sia stata comunque un fattore fondamentale. Si sa che Homo erectus consumava carne di mammut già 1,8 milioni di anni fa. Questi dati fanno riflettere quanto l’influenza dell’uomo sia forte e incisiva sull’ambiente circostante.
Tuttavia non tutti i Mammut si sono estinti con la fine dell’ultima era glaciale circa 15 mila anni fa. I piccoli mammut delle isole sono sopravvissuti fino alla nascita dell’impero romano.
Tre specie di Mammuth sono così giunte fino a tempi moderni
I mammut nani dell’isola di Wrangel, che si estinsero solo intorno al 1700 a.C.
La sopravvivenza dei mammut nani nell’isola di Wrangel in Russia è dovuta al fatto che l’isola era molto remota, e completamente disabitata fino a poco fa. Infatti l’isola non fu scoperta dalla civiltà odierna fino al 1820, da una nave baleniera americana.
I mammut di Wrangel, con un’altezza al garrese di circa 2-2,5 metri, sono paragonabili ad alcune varietà di elefanti asiatici, come quelli del Borneo. e infatti non sono considerati
Un altro esempio di nanismo insulare in questa specie è rappresentato dai mammut delle isole Channel della California, che sono considerate una specie distinta ed originatesi in un periodo precedente. A pochi chilometri dalle coste di Los Angeles gli animali sono stati probabilmente sterminati quando i nativi americani iniziarono a navigare fino alle isole Channel.
Infine un’altra specie nana è vissuta in Sardegna e presumibilmente in Corsica estinguendosi circa 500.000 anni fa. Nella stessa epoca risalgono anche le più antiche tracce di occupazione umana in Sardegna e Corsica.